Questa frase fu pronunciata dal poeta Giovenale nella sua opera “Satire” scritta nel primo secolo d.C., vuole aprire una critica al comportamento degli uomini che si impegnano a raggiungere ricchezza e fama, che egli considera effimere e dannose.
Infatti secondo lui vi sono due motivi per pregare gli dèi e sono la mente sana ed il corpo sano; la frase ha poi assunto un significato diverso con il passare degli anni, infatti si pensa che il corpo e l’anima debbano svilupparsi ed esercitarsi insieme per il benessere.
Anche la scienza ha dimostrato che effettivamente l’attività fisica è in grado di prevenire alcune malattie della mente (l’Alzheimer per esempio).
Ma lo sviluppo cognitivo e quello motorio non sono necessariamente interdipendenti ed è inconcepibile pensare che il movimento stesso sia necessario per una corretta ed adeguata maturità cognitiva.
Significa solo che non è giusto pensare che chi ha problemi nella motricità non possa raggiungere un ottimo sviluppo cognitivo.
In definitiva alcuni studi scientifici sono arrivati alla conclusione che la durata e l’intensità dell’attività fisica possono migliorare la nostra agilità cognitiva.
Quindi l’ideale è fare esercizio lieve per migliorare la capacità d’apprendimento e di memorizzazione; la salute è troppo importante e non si può trascurare nessun aspetto che la riguardi, che sia fisico mentale o emotivo.
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