THE MATRIX: il film. Gli insegnamenti della scena del tradimento di Cypher

Febbraio 8, 2025 0 Di PapS77

Questa riflessione qui di seguito è un’ottima interpretazione della scena del mitico film “THE MATRIX”.

Mi trovo pienamente d’accordo sui concetti espressi dall’autore e per questo motivo li condivido volentieri!

Come accade per moltissimi film e documentari che sono illuminanti riguardo alla vera natura di quella che definiamo “realtà“, pellicole che offrono insegnamenti autentici e profondi, capaci di risvegliare la natura Divina insita nell’Essere umano, youtube non consente la pubblicazione del film “The Matrix”: ufficialmente per motivi di copyright. E’ possibile invece reperire alcuni brevissimi spezzoni, che possono anche risultare utili a fornire qualche insegnamento importante. Sono trascorsi parecchi anni da quando ebbi l’occasione di godermi il film, per cui non ricordo granché della trama e del suo intero svolgimento. Certamente posso dire che, in ogni caso, questo film mi ha molto aiutato ad ampliare la mia percezione spirituale, e ha offerto un notevole contributo alla mia ricerca personale. Una scena in particolare, però, mi è rimasta impressa fin da subito; una scena che non ho mai più scordato e che oggi vorrei condividere attraverso questo brevissimo video, insieme ad alcune mie considerazioni personali che potete leggere di seguito. Si tratta della scena che personalmente definisco “del tradimento”; la scena che, probabilmente, pochi hanno colto, visto che a – differenza di molte altre – è stata per me di difficile reperibilità.

 

 

Dialogo iniziale della scena.

Agente Smith: «… Allora siamo intesi, sig. Reagan [chissà come mai l’agente Smith utilizza il cognome di uno dei presidenti USA, che fu anche attore cinematografico?]».

Cypher: «Vede? … io so che questa bistecca non esiste. So che quando la infilerò in bocca Matrix suggerirà al mio cervello che è … succosa e deliziosa … Dopo nove anni … sa che cosa ho capito ?[Assapora con delizia il primo pezzo della bistecca] … Che l’ignoranza è un bene».

 

Esci dal Matrix: Scopri la Verità e Riprendi il Controllo della Tua Vita. Mr Morris San.

 

Cosa mi ha colpito di questa scena?
Il primo piano di apertura: una grande bistecca e due mani che maneggiano coltello e forchetta per tagliarla. L’inquadratura si sposta al primo piano di Cypher che si appresta a gustarla e a tradire il gruppo di amici consegnando Morpheus. Cypher rinuncia alla libertà, consapevole che i piaceri della Matrix sono pura illusione mentale, consapevole che la sua energia riprenderà a essere predata per la sopravvivenza della Matrix. Ciononostante, Cypher chiede di essere reinserito nel programma, chiede di dimenticare completamente la Verità che per 9 anni ha sperimentato. Inoltre egli chiede di vivere l’illusione di essere una persona ricca e importante … un grande attore. Dopo 9 anni di astinenze da ogni piacere, Cypher come primo, immediato desiderio soddisfa quello del palato, gustandosi precisamente una grande bistecca. Ritengo che il messaggio sia forte e chiaro e abbia un ben preciso insegnamento da veicolare.

Certo, questa breve scena propone molti insegnamenti, parecchie riflessioni: per esempio la frase «… l’ignoranza è un bene», la cui rilevanza è forse sfuggita ai più.

Detto questo, per il mio percorso personale e per il fatto che la scena si apre proprio con un pasto a base di carne, ritengo che il film in questo passaggio intenda trasmettere un messaggio ben preciso, ovvero che è attraverso il piacere ottenuto dal nutrimento con cibo animale, soprattutto quello derivante dalla sofferenza e dalla morte di questi poveri esseri, viventi e senzienti, che noi stessi creiamo i presupposti biologici, psicologici, spirituali, e karmici per desiderare e patteggiare inconsciamente la nostra condizione di schiavi-nutrimento per cotali esseri, definiti a seconda delle diverse tradizioni: esoterica, spirituale, culturale, filosofica, religiosa, popolare, … con molti nomi diversi. Per esempio: voladores, arconti, ombre, deva, oscuri, illuminati, predatori, demoni, alieni, entità, parassiti, vampiri, ecc.

Ogni autentica via spirituale non si esime dall’insegnamento, diretto o indiretto, della necessità assoluta di un’alimentazione vegetariana e/o vegana. In alcuni casi l’intento del Maestro è dichiarato e preciso, in taluni anche impositivo. Il altre situazioni tale cambiamento alimentare è atteso quale diretta acquisizione di consapevolezza conseguente alla crescita del livello di coscienza delle persone che seguono gli insegnamenti e le pratiche proposte.

Personalmente diffido molto soprattutto delle vie e delle religioni che nessuna importanza danno a questo aspetto, voladoresoppure, che addirittura dalla sofferenza, dall’uccisione, delle macellazioni, dalle barbarie perpetrate intenzionalmente ai danni degli animali ricavano cibo di cui fanno tradizione nelle festività religiose ricorrenti, e non solo in tali occasioni.

Come mai il sistema, o Matrix, o mente collettiva, o dir che si voglia, maneggia ad arte tutti i media –mezzi di convinzione di massa-, costringe la scienza ufficiale a mentire al mondo, utilizza le religioni, ogni tipo di mezzo e di tecnologia conosciuta e sconosciuta, lecita, illecita, palese, subliminale, psicologica, emozionale, violenta, pur di convincere/costringere le masse a non cambiare le proprie abitudini alimentari? Il messaggio che fanno passare ed impongono è: «Siete matti? Guai a non nutrirvi della sofferenza e della morte di altri esseri viventi, emozionali e senzienti!».

Questo aspetto lo spiega molto bene da millenni lo yoga integrale, quello vero, antico, profondo; molto meno quello ridotto a poco più di una mera ginnastica fisica e mentale praticata nelle nostre palestre occidentali. Se ci nutriamo con cibi dalla frequenza così bassa, che porta informazioni [in-formare = dare forma] involutive e violente, il nostro cervello non potrà sintonizzarsi alle frequenze più alte della coscienza superiore, per cui riceverà e trasmetterà esclusivamente messaggi di odio, violenza, separazione, conflitto, ecc. Ed ecco che in questo modo alimentiamo il nostro essere “predatori-predati” inconsapevoli, egoici, individualisti, condizionabili, ignari e ignavi, gelosi, invidiosi, emotivamente e psichicamente instabili, violenti con i deboli, docili con i carnefici. Ed ecco che “The Matrix” ha gioco facile nel tenerci imprigionati nella gabbia invisibile formata esclusivamente dalle nostre basse connessioni neurobiologiche.

Qui mi fermo, vi invito a riflettere seriamente su quanto fin qui esposto; non solo, auspico sinceramente che dopo l’acquisizione intellettuale delle opportune e corrette informazioni, possiate dare spazio all’intuizione e all’amore che possono scaturire soltanto dal cuore, ove risiede l’unica via di liberazione e di salvezza: il potenziale Divino che non attende altro che di essere risvegliato in ogni individuo che si incammina verso il Sé autentico.

La scelta è tua … soltanto tua, nessun altro può esercitarla per te.

Grazie per l’attenzione, un fraterno abbraccio dal cuore a tutti voi.
Danilo diinabandhu sevananda.

 

Fonte: https://www.liberamenteservo.com/matrix-film-insegnamenti-scena-tradimento-cypher/