Rh negativo: cosa sappiamo e le ipotesi

Febbraio 25, 2019 0 Di PapS77

Piastrine di sangue

 

Ho letto un po’ di tutto sul fattore rhesus del sangue per farmi un’idea di questa differenza fra chi possiede l’antigene Rh e chi no e quindi è considerato Rh negativo.

La trasmissione ereditaria del carattere Rh avviene in maniera molto simile a quella del gruppo sanguigno di appartenenza (A, B, 0, AB): ciascuno di noi ha una parte materna e una paterna e per ogni caratteristica del nostro corpo abbiamo un gene materno e uno paterno che non sono uguali, infatti sarà solo il gene dominante a stabilire per esempio il colore dei capelli, la forma del naso, il colore degli occhi etc…

Per quanto riguarda il gene cosiddetto “recessivo” verrà conservato e trasmesso alle generazioni successive, ma nel caso dei gruppi sanguigni un bambino può essere A(dominante), B(dominante), 0(recessivo), oppure AB.

Se una persona è del gruppo A, può essere AA perché ha ereditato la caratteristica A sia dal padre che dalla madre, A0 perché ha ereditato almeno una caratteristica 0 da uno dei due genitori, quindi gli stessi genitori possono avere anche un figlio di gruppo 0. Questo avviene nel 25% dei casi.

Per quanto riguarda il fattore Rh, un bambino positivo può avere genitori con Rh+ e Rh-, mentre un negativo sarà Rh- e Rh-, ma due genitori con Rh+ possono avere figli con Rh- se sono entrambi portatori del gene negativo e anche questo avviene nel 25% dei casi.

Stabilito ciò vediamo le ipotesi della nascita di questo fattore.

Una prima ipotesi è quella che ci parla di una manipolazione genetica: il fattore Rh negativo è concentrato e più comune nei popoli baschi di Spagna e Francia dove circa il 30% possiede il fattore negativo e circa il 60% ha un gene negativo.

Questa teoria ha origini antiche e precisamente nel popolo dei Sumeri dove si affianca a esseri alieni chiamati Anunnaki che vennero sulla Terra per colonizzarla e vi lasciarono  questo loro gene in eredità.

Praticamente si accoppiarono con donne umane e diedero origine a nuovi esseri e questo spiegherebbe la mutazione genetica. Ma non esiste nessuna evidenza di questa ipotesi.

Il nome Rhesus deriva dal macaco Rhesus, il primate sul quale è stato scoperto questo fattore; se il fattore spiegherebbe la parentela con gli altri primati, il fattore negativo cioè l’assenza del fattore è una peculiarità tutta umana.

La scienza risponde che potrebbe essere una mutazione casuale ma il sangue è soggetto molto raramente a mutazioni genetiche, inoltre la mutazione è troppo precisa in quanto avrebbe dovuto eliminare solo il DNA che codifica l’antigene lasciando invariato tutto il resto.

Infine la mutazione può causare aborti e malattie mortali e quindi non è né vantaggiosa né semplice da trasmettere alla generazione successiva.

Se una donna con Rh- è in gravidanza e il feto è Rh+ durante la gravidanza il sangue Rh+ entrerà in contatto con l’organismo della madre che genererà degli anticorpi contro il fattore Rh, ma questo feto nascerà senza problemi.

Nel caso la donna affrontasse una nuova gravidanza e il feto fosse nuovamente Rh+, gli anticorpi della madre passano al feto attaccando il sangue e distruggendo i globuli rossi e causando l’aborto.

Oggi viene fatta una exanguinotrasfusione per arginare questo pericolo ma anni fa ciò non avveniva. Secondo una teoria di Darwin si trasmettono solo le mutazioni vantaggiose mentre qui la mutazione è mortale.

Quindi noi dovremmo essere il risultato di un’ibridazione avvenuta tra individui simili alle scimmie antropomorfe e esseri con sembianze più umane delle nostre. In seguito le specie genitrici si sarebbero estinte proprio a causa dell’ibridazione, con un fenomeno detto speciazione inversa.

Questa ipotesi potrebbe accostarsi anche alla precedente, naturalmente rimangono delle teorie, a voi la scelta di credere a quella più verosimile. 

Fonti: https://www.gravidanzaonline.it  https://www.danielediluciano.com