Gli animali ci aiutano a salvare il pianeta
Esistono molti animali che aiutano gli esseri umani a salvare il pianeta.
Gli animali ricoprono già un ruolo fondamentale per mantenere in equilibrio la vita sul pianeta nei loro rispettivi ecosistemi. Ma a parte il sacrificio naturale che forniscono, alcuni amici animali compiono atti che vanno al di là del loro dovere, per aiutare l’umanità a guarire i danni causati alla Terra.
I narvali sono delle balene che sono conosciute per il loro aspetto mite e vengono chiamati “unicorni del mare”; aiutano l’uomo a misurare le temperature che cambiano nelle acque del mar Artico in Groenlandia, per monitorare il riscaldamento globale.
Gli scienziati e ricercatori che studiano il clima dell’Università di Washington hanno posizionato dei termometri e dei piccoli trasmettitori satellitari sui narvali, che possono immergersi molto più in profondità dell’uomo; hanno così scoperto che le acque della Baia di Baffin in Groenlandia sono più calde di 0,9 gradi Centigradi rispetto a quelle calcolate precedentemente.
L’umanità ha guardato a lungo al suo migliore amico per prestare aiuto, sia nel soccorso in generale( in acqua e nella neve, ma anche in terreni difficili, come le foreste o i boschi), sia come veri e propri agenti di polizia, impegnati nella ricerca degli stupefacenti e altro; ora gruppi come Working Dogs For Conservation e British Conservation Dogs, utilizzano i cani per fiutare animali e piante in via d’estinzione, come i giaguari in Amazzonia o gli orsi neri in Cina, così da facilitare la ricerca dell’uomo per poterli salvare.
I nostri amici piumati nelle aree urbane sono stati conosciuti per utilizzare spazzatura come corde e graffette nella costruzione dei loro nidi, i giardinieri maschi in Australia e Nuova Guinea riutilizzano contenitori in plastica e tappi di bottiglia per costruire i loro elaborati “bowers”, passerelle ad arco attentamente decorato e progettato, per attrarre partner femminili.
Il polpo è rinomato per la sua intelligenza e l’uso degli strumenti, infatti alcune specie come il polipo venato costruiscono rifugi da conchiglie di mare, gusci di cocco od altri detriti umani; gli octopi si divertono a nascondersi all’interno dei barattoli di vetro che trovano sul fondo dell’oceano, mettendo a disposizione quello che altrimenti sarebbe spazzatura.
Una visione integrata della relazione uomo-animale nella pet therapy
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I ratti hanno un senso dell’olfatto superiore; i topi giganti africani vengono utilizzati dall’uomo per fiutare le mine anti-uomo, infatti loro le annusano ed individuano, ma sono troppo leggeri per scoppiare, e di conseguenza l’organizzazione delle mine anti-terra APOPO li chiama “HeroRATS” per la loro capacità di aiutare il gruppo a trovare queste armi pericolose dal punto di vista ambientale, e non solo.
Le api hanno un gran talento ed una sensibilità agli odori, ai gusti ed ai colori, sono anche molto brave a comunicare ed usano il suono e la danza per parlare tra loro; anche loro possono localizzare le mine terrestri, ed emettono segnali d’allarme quando vengono rilasciate sostanze chimiche tossiche, infatti producono suoni ronzanti specifici per singoli prodotti chimici, e per questo motivo i ricercatori pensano che possano essere utilizzate per individuare con precisione gli inquinanti pericolosi e le scie degli attacchi di guerra chimica.
I leoni marini e le foche, come i narvali, possono immergersi facilmente in profondità, per tenere traccia dei cambiamenti climatici, infatti i ricercatori dell’Università della California di Santa Cruz, li hanno scelti per le loro abilità equipaggiandoli di sensori che aderiscono alla loro pelliccia e poi cadono quando muta; le informazioni vengono trasmesse ad un satellite quando gli animali salgono in superficie per respirare, e servono per creare modelli informatici che consentiranno di prevedere meglio la circolazione oceanica, invece gli elefanti marini sono stati impiegati per tracciare la salute dei salmoni statunitensi.
I muli sono da sempre stati utilizzati dall’uomo nei lavori di fatica, ma questa volta ciò che stanno facendo Sarah e Little Kate non riguarda la fatica, bensì sono stati reclutati per sfidare le condizioni che ci sono intorno al laboratorio del campo di Santa Susana a 30 miglia da Los Angeles; infatti nel 1959 avvenne una fusione parziale in un rettore nucleare, i due muli sono stati equipaggiati con apparecchiature di scansione a radiazioni gamma per indagare l’area, e anche senon si dovrebbe eticamente sottoporre animali a zone pericolose, il loro lavoro renderà la zona più sicura, sia per l’uomo che per altri animali.
Sensibilità ed intelligenza degli amici dell’uomo
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